«Ale, non puoi andare avanti così. Non sarai mai certa al 100% di poterti fidare. Ma al momento non hai neanche la certezza di non poterti fidare, hai solo sospetti, proiezioni delle tue paure, ossessioni che ti tormentano, ma senza nessun riscontro reale. Secondo me devi prendere una decisione: fidarti o no»
«Non ti capisco»
«Quello che voglio dire è: scegli di fidarti di Simone e smettila di cercare prove a sostegno della tua scelta. Oppure, se non ce la fai, scegli di non fidarti e lascialo. Ma accetta il fatto che si tratti di un atto di fede, qualunque cosa tu decida. Non cercare prove inconfutabili a sostegno del fidarsi o del non fidarsi. Non potrai mai essere sicura che Simone non ti tradisca»
«Cosa vuoi dire, scusa? Simone mi tradisce? Come lo sai?»
«Ale, calmati, per favore. Simone non tradisce, te l’ho già detto mille volte come la penso»
«Ma come fai a esserne sicura?»
«È proprio questo il punto: non ne sono sicura! Ci credo e basta! Mi fido, è come una fede, non ne sono certa nel modo in cui sono certa che due più due fa quattro»
«Quindi dovrei fidarmi di Simone, pur sapendo che potrebbe innamorarsi di un’altra (di Michela, ad esempio), che potrebbe tradirmi e chissà cos’altro ancora?»
«Esatto»
«Ma come faccio, scusa? Sere, dimmi la verità: tu pensi che Simone mi tradisca con Michela?»
«No, Ale, sai come la vedo, lo sai, te l’ho ripetuto un sacco di volte. Però quello che ti voglio far capire è questo: se pretendi di avere la certezza matematica di poterti fidare di Simone, ti ammalerai e basta. Mica state insieme 24 ore su 24! Se volesse… potrebbe. Come chiunque, del resto! Insomma: la fiducia è una fede, non la puoi dedurre logicamente o dimostrare scientificamente. Ce l’hai o non ce l’hai. Se non ce l’hai, puoi costruirla, senza rincorrere certezze impossibili però»
«Ma… io non ce la faccio!»
«Lo so, è difficile…»
«Ho rovinato tutto! Mi lascerà?»
«No, sei ancora in tempo, però devi cambiare qualcosa, non puoi continuare così»
«Scusa, Sere, io…»
«Non ti preoccupare, non ti devi scusare di niente»
«È che io ho sempre pensato di essere forte, ma non è così: la verità è che sono debole, molto debole. Se Simone mi lascasse, io…»
«È proprio questo il problema, forse. Sei troppo dipendente da lui, dalla vostra relazione»
«Non so proprio cosa mi stia succedendo… anche prima, quando ho insultato Michela… mi dispiace»
«Lo so. Non ci pensare più».
Arianna
te adoro!
Ti ho letta con molto piacere, Ari.
A me piace pensare alla fiducia come un’onda, che quando si fa grande…
Va oltre tutti gli ostacoli apparenti…
Lasciando un sapore di conquista, di magia e di libertà…
Le “conferme” sono una magrissima soddisfazione passeggera, la fede nel proprio sentimento è la chiave di svolta… che aiuta ad accettare più “cose”, a vedere con altri occhi, ad amare…
Un bacione, filippaun
…e mi rendo conto non sia facile…
Ma è una bella avventura.. che porta frutto!
Yes, condivido! 🙂
Un abbraccio, Fil
bella Ari, davvero. E grande messaggio, degno dell’Airone al 100%.
Eh, sì, la nostra mente ci crea tanti di quei casini che spesso è saggio spegnerla…
E usare di più il cuore. E quando si parla di fiducia il cuore risolve tantissimi dubbi.
Un post didattico, direi. Brava Ari!