Su questa terra piove come fosse Aprile
come fosse viola
come fosse un figlio,
Piove sui materassi marci
Piove sui comignoli rotti, sulle vostre tendine
socchiuse, speranze
sottese. E mentre piove
E mentre scrivo
E spendo i miei soldi
le scale poggiate ai muri mi fanno una tenerezza di
vertigo,
e ho solo paura di
non senso di
inafferrabile di.
Senza salirci, ci poggio i miei piedi marci
su quel sentimento spuma
che la tua bellezza è riuscita a regalarci.
AlexGonella
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Pubblicato da arikita
Che ci faccio qui, su questo pianeta? Di preciso non lo so. Me lo chiedo spesso, però. Per ora sono arrivata alla conclusione che sia per contribuire a rendere la realtà interna (me stessa) ed esterna (il mondo in cui vivo) un posto più accogliente per tutti. Per sentire mie le battaglie combattute in nome dell’uguaglianza, della libertà, della giustizia. Per esercitare la compassione e provare a comprendere.
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Benvenuto!
Grazie di queste parole… che sanno regalare emozioni, preziose.
Ci mancavano solo le tamerici…
Grazie per questa ode alla pioggia, io a Milano combatto da anni per la sua valorizzazione. Come diceva Jim Morrison, la pioggia ti permette di piangere a testa alta. O qualcosa del genere.
Willkommen!
“C’è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo” 😉
a me piace il suono della pioggia soprattutto. Mi piace sentire e vivere l’opposizione “nido caldo e asciutto dove ritorno la sera mentre fuori è umido e freddo. L’acqua che lava il mondo, lo nutre, lo purifica mentre io posso addormentarmi con una ninna nanna di tichettii”
giusto: “C’è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo”
grazie a tutti di questo spazio. e ottima la cosa delle tamerici. è probabilmente l’immagine migliore per quel che volevo dire.
oggi non piove. o forse sì. si sta bene comunque.
un abbraccio.