
Ed un silenzio enorme gli investì le orecchie. I grilli guardavano con calma nascosti la sua rabbia.
Prese imprecando ad armeggiare qualcosa dentro il cofano la polvere quieta s’era già posata – Chissà un meccanico, qualcuno qui vicino…- Bestemmiando calciò una pietra oltre il dosso della cunetta, fra i cespugli.
I grilli impaurirono un istante ma come non potendo a lungo il respiro trattenuto stare ripresero a frinire forte che l’erba scricchiolò. Lontano il mare s’intuiva appena dietro ombre di giunchi solitari.
Fermo. Aspettava qualcuno che passasse.
Poesia del quotidiano, eh? Di chi era la macchina?
M’è piaciuta l’erba che scricchiola e il mare che s’intuisce appena!