Divorata dai balconi
di grandi condomini
c’è la piccola casa
immobile,
viva eppure…
con il suo incubo notturno
di muri in rovina
e ferri sventrati,
ogni notte
per tutte le epoche.
La finestra è velata
da un brivido di condensa,
da un terremoto umido
fatto della sostanza dei sogni;
dentro però dorme sereno
il soffiatore d’anima
con la fucina e il suo vetro
nella canna come un flauto
canta le note e consola
la sua piccola casa.
Giulio
Di qualunque cosa sia fatto il corpo, l’anima è sicuramente di vetro.
Sai che l’esistenza di un’anima non mi convince, Giulietto? 😛
Ma se un giorno o l’altro ti dovesse convincere, sarebbe di vetro!
A parte le scemenze…anima è solo un nome, un po’ abusato. Comunque non so come si possa convincere o non convincere qualcuno in merito ad un argomento tanto complesso, mi limito a dire che la realtà non è fatta tutta d’atomi, quindi lasciamo spazio a quel che può venire!
Bacio
ma dai, non l’avevo mica capita che te Ari sei un'”atomista”!!
Pian con le definizioni per gli altri valà! Poi che sarebbe, sto atomista?
Baci!
Sì, forse è proprio il fatto che sia un termine abusato che non mi piace. Con questo però non intendo – personalmente – escludere del tutto una dimensione spirituale dell’esistenza. Chissà se ha senso ciò che ho appena scritto… bah! Ai posteri l’ardua sentenza. Un abbraccio, Aironi!
So che non escludi una dimensione spirituale, anche perché – secondo me – ne contieni chiaramente una!
Ma se non la escludi, pensi sia possibile una dimensione spirituale? E se si, come te la figuri?
Ci ho pensato.
Chiamo “spirituale” quella dimensione che mi comprende, una dimensione che comincia prima di me, e finisce (se finisce) molto dopo. Va oltre, trascende. Spiritualità sono gli ideali. I sogni collettivi. Conoscenza, comprensione, compassione. E’ la tensione verso qualcosa di bello, di migliore. Per tutti.
” Non attaccate la Comunità Scientifica ” per favore…!
Baci………………………. Paolo 🙂
Qualcosa che ci “comprende”… magari potremmo anche avere un modo per comprendere l’incompreso! Magari una tecnica, chi sa!
E inoltre se non la comprendiamo, come facciamo a essere sicuri di quello che ci sia dentro? Se la spiritualità ci pervade e ci contiene, possiamo stabilirne i confini o gli attributi?
Baci!
Giulietto furbetto eheh t’ho capito! Fai bene… ma sai che mi piacerebbe. Nel frattempo, sbando e provo, cerco e fatico. Cammino, insomma. Verrà il tempo, in cui comprenderò.