Un puntino su una spiaggia, in riva al mare. Un mare burrascoso, nero di paura. Il puntino costruisce a fatica un minuscolo muro di sabbia, meno corto del puntino, e un poco meno stretto. Il puntino termina la costruzione e poi si sdraia all’ombra del piccolissimo muro, in mezzo alla spiaggia tanto più vasta del puntino, e del muro.
Passa un attimo, breve come un sospiro, e un’onda inghiotte il piccolo muro di sabbia. Passa un attimo ancora più breve, come un sospiro di corsa, e l’onda travolge il puntino.
Il puntino è da solo, senza protezioni, in mezzo al mare grande, tanto più grande del puntino. Un mare nero di paura. Ogni tanto il puntino galleggia, ogni tanto affonda.
Il puntino deve imparare a nuotare.
Arianna
Complimenti per il blog, sono arrivata per caso, vi verrò a trovare spesso 😀 Ne approfitto per segnalarvi, visto la vostra vena creativa, un’iniziativa che ho lanciato sul mio blog, http://martinauras.wordpress.com/2011/03/27/racconto-muto-nuovo-progetto/ partirà nella prima settimana di maggio. Spero di avere l’onore di ospistare i vostri versi o racconti. A presto Martina
Grazie della visita, faremo un salto (o, meglio, un volo :-P) sul tuo blog!
mi piace questo blog aironoso!
ed io sono senz’altro un merluzzo che ama librarsi nel mare cosmico dell’eterno presente come una stella che ogni tanto si affaccia a vedere che si fa sulla terra ferma…
e preferisco il mare…
questa volta ho incontrato un airone…è un buon auspicio!
grazie della visita sul mio blog…
tornerò
Grazie! A presto!