
Io, Giomaria, vostro fratello e vostro compagno nella tribolazione, mi trovavo nell’isola chiamata Iknozia a causa del mio odio per gli uomini e per la loro fornicazione, ma anche per fuggire ai creditori del signore. Rapito in estasi, udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese:
Ed ecco cosa vidi: Vidi un angelo vestito di luce fari fendinebbia erano i suoi occhi E l’angelo aprì il primo sigillo e la terra si fece buia e nel buio si sentì pianto e stridore di denti come negli ambulatori dentistici.
E nelle stazioni di servizio scomparve la benzina il dollaro crollò con un rumore tipo portoncino blindato buttato giù da ladri notturni. e L’angelo disse: “ i supermercati finiranno le scorte della birra e non vi sia più birra sulla faccia della terra”
Neanche un goccio ne rimarrà dice il signore in compenso il mare si trasformerà in lava rovente ma a nessuno sarà consentito avvicinarsi per fare il barbecue.
E i monti sprofonderanno e diventeranno pianura e le pianure diverranno monti, dove prima erano quegli altri che si sono trasformati in pianura e così tutto sarà uguale a prima ma con in più la rottura di palle del trasloco”
E il terzo angelo aprì il terzo sigillo (quello contrassegnato dal sangue e dal jolly) e una marea di cavallette si riversò per la terra e mangiarono tutta la manioca che riuscirono e nessun campo di manioca si salvò e le cavallette mangiarono tutto poi, passate per sbaglio nel mare di lava si trasformarono in una pioggia di pop corn.
E venne un grande terremoto e nessuna costruzione rimase in piedi a parte quelle costruite con il pongo ed ognuno perse la propria casa e vidi gente vagare per le macerie in cerca delle chiavi del camper.
Ma subito un esercito enorme di cavalieri ruppe le frontiere e si riversò nella pianura e questi presero a saccheggiare e uccidevano donne e bambini e violentavano donne e bambini e bevevano birra e ruttavano fiamme e rigavano le fiancate delle stationvagon.