L’uso sempre più diffuso di droghe e psicofarmaci somiglia tanto al tagliare con impegno ed altrettanta inconsapevolezza il ramo sul quale siamo adagiati a cavalcioni.
Mentre praticavo Zazen nei pressi di una delle sempre più rare spiaggie naturali del sud Italia udivo alcune persone in passeggiata lamentarsi dei riufiuti che la marea ri-portava sulla battigia.
Ci viene restituito quello che abbiamo seminato, ecco una legge naturale sulla quale sarebbe il caso di riflettere. E ciò vale tanto per il mondo esterno che ci abbraccia, quanto per il mondo che respira dentro di noi, dove il nostro veicolo fisico è una semplice interfaccia che risponde ad un software fisiologico, mentale ed emotivo ben più complesso.
Siamo delle spugne, proprio quelle che vivono sui fondali marini. Assorbiamo.
Un grande maestro del passato, Lucio Anneo Seneca, esortava i contemporanei a ricercare l’Arte del Vivere, un Sentiero che avrebbe condotto l’essere umano a maggiore felicità e pienezza.
L’inquietudine, il malessere, le malattie psicosomatiche e tutte le afflizioni mentali che ci lacerano, hanno sovente un’unica causa che va indagata nell’unica domanda possibile: ” Come ” – vivo – io?
Sig. Paolo Facchini