
Con imbuti confitti al cranio,
dove i giorni versano succo
mentre altro trabocca al suolo,
dormo
sognando che ci sogneremo:
in silenzio i canneti bisbigliano
oltre favolosi “campetti di calcio”
oltre le siepi,
lame sul marzapane lunare dei campi,
orticelli dove la notte,
immenso uccello da preda,
ghermisce il sonno
delle poche lepri rimaste.
Finchè i cani fanno ressa ai cancelli,
vomitando accuse
alla freddezza dei neon comunali.
Anche il vento è prudente,
come un alato serpente in attesa del pasto.
Grazie,questa è l’ora dei sogni.
Che bellissime immagini. Molto viva, e ‘livida’: “i cani fanno ressa ai cancelli,/vomitando accuse/alla freddezza dei neon comunali.” Mi piace un sacco.