Ti prometto un amore
imperfetto
di quelli che, se vuoi,
trovi.
Ti prometto giorni così
e settimane forse
mesi, poi
altri giorni, invece.
Ti prometto le cose
che posso, sì, ti prometto
un tentativo perfettibile
d’amarti
con la parte migliore di me.
Arianna
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Pubblicato da arikita
Che ci faccio qui, su questo pianeta? Di preciso non lo so. Me lo chiedo spesso, però. Per ora sono arrivata alla conclusione che sia per contribuire a rendere la realtà interna (me stessa) ed esterna (il mondo in cui vivo) un posto più accogliente per tutti. Per sentire mie le battaglie combattute in nome dell’uguaglianza, della libertà, della giustizia. Per esercitare la compassione e provare a comprendere.
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ma anche con la parte, o le parti che non necessariamete sono le migliori, ma che sono te. Perchè amando anche quelle parti, e amando anche con quelle parti, amerai sicuramente di più!
C’hai ragggione! 😛
Anzi, ripensandoci, forse ho cambiato idea. Mi spiego: concordo sull’importanza di amare le nostre parti più “piccole” (fragili, insicure, anche meschine). Però non credo che si possa amare con queste parti. Non è la mia paura che mi permette di amare ma, facendo leva sulle mie parti più libere da sentimenti come la paura e l’insicurezza, posso amare queste fragilità, e anche altre persone. Così mi pare, almeno.
In punta di piedi. Mi piace perché mi sembra tu voglia rientrare in mondi abbandonati precedentemente per la troppa ipocrisia di altri, o per la troppa ingiustizia, o sofferenza, in punta di piedi, con cautela, come se il parquet scricchiolasse e qualcuno stia dormendo in quella stanza.
Capisci che intendo? Una bella sensazione!
Un abbraccio, G.
Sì, capisco. E ti abbraccio forte, Giulietto, grazie.