Chiusi in una stanza, al buio, cerchiamo l’uscita. Nient’altro.
Ma la stanza è piena, e pure disordinata: mobili, quadri alle pareti, oggetti d’ogni tipo sparsi per terra. Sbattiamo contro gli spigoli, inciampiamo. Ricoperti di lividi, chiediamo scusa alle cose, ci preoccupiamo per gli angoli taglienti urtati per sbaglio, confusi speriamo in un perdono che – ci sembra – non meritiamo.
Poveri mobili, quadri alle pareti, oggetti d’ogni tipo sparsi per terra! Ah, quanta sofferenza inutile!
Arianna
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Pubblicato da arikita
Che ci faccio qui, su questo pianeta? Di preciso non lo so. Me lo chiedo spesso, però. Per ora sono arrivata alla conclusione che sia per contribuire a rendere la realtà interna (me stessa) ed esterna (il mondo in cui vivo) un posto più accogliente per tutti. Per sentire mie le battaglie combattute in nome dell’uguaglianza, della libertà, della giustizia. Per esercitare la compassione e provare a comprendere.
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siamo indiscutibilmente maldestri nel nostro tentativo di essere felici.
Tremendamente maldestri.
Un’ immagine molto vivida, e vera.
Così come è bella la foto