Il tuo primo respiro, il tuo primo pianto,
e il 24 febbraio il viaggio nel viaggio è iniziato.
Lacrime bagnano il tuo viso, sorrisi solcano il suo viso.
Sono serviti due cuori per contenere l’amore che fin qui ti ha portato.
Comunicate senza parole, solo sguardi e profumi del cuore.
Legame straordinario come intreccio di seta,
nasce nell’animo e sboccia come fiore.
Se non lo si vive sembra impossibile.
Una pazzia.
Osservavo il tuo corpicino, mentre dormivi sereno nella culla.
Le tue mani un giorno afferreranno anche le nostre e insieme cammineremo.
I tuoi piedi andranno lontano, calcando forse terre sconosciute.
I tuoi occhi scrutano già i chiaroscuri della vita senza battere ciglio.
Osservandoti mi chiedevo chi sei,
e continuavo a guardarti respirare.
Perché a ogni tuo respiro affiderai gioia, paura, speranza, tristezza e amore…
Dedicata a Pietro,
Sabrina e Demetrio
Caro Deme,
mi par di capire che sei diventato papà 😉
Tantissimi auguri, allora!
E un grande benvenuto a Pietro (bel nome, tra l’altro…)