Decisamente due ambientazioni geografiche che sono sempre state fonte di ispirazione del mio amico Stefano. Il caro buon vecchio Cecco Beppe e la Sarajevo del 1914 rientrano quindi perfettamente nell’immaginario che sta dietro a “L’autunno di sbieco”. E visto che razionalmente non c’entrano una cippa deve intervenire l’elemento magico, che non guasta mai.