Mi sveglio. Vedo la luce filtrare dalla persiana. Con un balzo sono fuori dal letto
La apro pregustando già il tepore del vento e della primavera. Ma appena scosto le due ante non vedo il panorama, ma un’altra persiana, con le sue lamelle da cui sembra traforare la luce.
Apro già queste seconde persiane con un triste presentimento ed ecco che, quasi il mio fosse stato un gesto incompiuto, nuove persiane frapporsi fra me e l’esterno. E dopo esse altre persiane ed altre ancora…
E’ sera ormai. Ho passato tutto il giorno ad aprire persiane. Come sfogliassi un libro, ad ogni persiana ne seguiva una nuova, simile alla pagina di un lungo romanzo.
Ora sto qui a chiedermi se ancora debba proseguire questo stupido gioco.
Già guardo il letto con bramosia, le braccia a pezzi e le palpebre che pian piano si chiudono.
E il giorno dopo, appena sveglio, che fai?
Guarda che la mia e’ una domanda seria, al di la’ della facile travisazione 😉
Giulio, sinceramente non so cosa potrebbe succedere. Forse niente, forse la stanza incomincerà a restringersi lentissimamente, oppure sentiremo dei passi che salgono le scale per venire a prenderci. Forse semplicemente ci accorgeremo che era un sogno (ossia che abbiamo vissuto per un giorno, la vita di un altro)
🙂
Insomma niente giorno successivo, ne giorno precedente. Un solo giorno a scostar persiane. Spero d’arrivare, a veder la primavera.