Corso di teatro, pausa, cellulari che si accendono, messaggi che si ricevono, si inviano…
A. pero` ci chiede, con voce angosciata, di spegnere immediatamente tutto, perché si sente male, non sopporta… e infatti scappa fuori dalla stanza, tenendosi la testa tra le mani.
Si chiama “elettrosensibilità“: basta un cellulare troppo vicino, oppure una rete wi-fi per accusare forti mal di testa, o addirittura nausee. A. non ha il wi-fi e non prende mai la metro né il treno, perché i cellulari che cercano di captare il segnale creano un campo magnetico insopportabile per lei: “Se ne parla troppo poco… anch’io prima telefonavo per strada o in metro, ma ora mi rendo conto di quanti danni si possano fare agli altri, mentre si cerca di ‘stare in contatto’…”.
Il suo progetto è di trasferirsi in campagna, lontano dai campi magnetici, ma non è facile mollare tutto a cinquant’anni.
Arianna
Foto: Gegio
nuoretins, questa mi mancava. io sono “elettroscettico”, ma se lo proponi per un modello di forum, ci sto! (p.s. quando torni preciso preciso? abbiamo cominciato a preparare il nuovo modello senza giolli, ti dico solo che sono alcuni dei tuoi argomenti preferiti: “l’uomo-mammo” e la dignità di chi non lavora, solo per dirtene due…)
Eh, guarda, mancava anche a me! Non ne so niente e da quel che capisco se ne sa poco in generale ma mi ha colpito la reazione di questa nostra compagna di teatro… ottimo per i nuovi modelli, bellissimi temi, grandi!
Un abbraccio