vi “regalo” una storia per questo fine settimana: una storia di luoghi in cui “la mafia? non esiste”. e grazie a intesomale per averla raccontata.
A volte, le cose che accadono nelle piccole città non ottengono la visibilità che meriterebbero. Anche quando vengono diffuse da voci importanti, come quella di Wu Ming, si tratta spesso di voci che arrivano solo alle orecchie di chi già conosce le vicende, o di chi si avventura nella lettura di un’informazione che molti considererebbero politicizzata. Col risultato che alcuni miei amici, che come me vengono da Pavia e in alcuni casi ancora ci vivono, un mese fa di fronte alle mie chiacchiere da bar (debitamente avvenute in un bar) cascavano dal proverbiale pero. La storia di cui vorrei brevemente parlare è una di quelle storie che sono finite in un tribunale, e pertanto si trovano ora nella fase del “vaglio delle sottigliezze”, chi voleva dire cosa, quando, e in che senso.
Ma il senso profondo della faccenda è più o meno questo. C’è un tale, di nome Carlo…
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