La prima volta in cui sono salito su di un SUV, da passeggero, è stato ieri sera, per un passaggio di ritorno a casa.
Sì, so che può sembrare strano che la prima volta sia stata alla veneranda età di chi associa la propria adolescenza ai Duran Duran (sottolineo: esclusivamente per concomitanza di tempi e non per interesse, vorrei mai esser frainteso), ma tant’è.
Insomma, la prima volta è stata ieri sera. A fianco ad un guidatore che, per la verità – unica nota di consolazione – ne era stato frequentatore per ben poche altre occasioni, non essendone il proprietario ma unicamente il fruitore. A esser sincero non ricordo nemmeno il modello della vettura, era l’ultima delle mie preoccupazioni tenerne memoria.
Chiudo la portiera, mi siedo sul sedile di pelle tirato come una striscia di bianca illegalità, mi volto verso la “plancia di comando” illuminata come un alberello decembrino e rimango basito di fronte all’immagine proiettata sul computer di bordo, acquisita dalla videocamera posteriore ad alta risoluzione per guidare la retromarcia e prevenire l’impatto con eventuali ostacoli. Fermo i pensieri, non voglio sapere oltre della tecnologia né dei consumi del veicolo che mi sta ospitando.
Mi limito ad una semplice riflessione: la mia prima storia con la fidanzatina fu con una vecchia Cinquecento. Il mio primo bacio fu con una Panda trenta. La prima volta in cui sperimentai la sensualità del corpo fu con una Renault 4 bianca con disegnato un’aquila sul cofano e la sagome dei Beatles sul didietro (se ci ripenso, ancora mi commuovo). La prima volta in cui feci l’amore, in realtà, non fu a quattro ruote, ma a due: una bici da corsa anni settanta, bianca e rossa; non era mia, e questo la rese ancora più desiderabile. E poi, sempre a due ruote, la prima storia seria con una Atala azzurra, la prima relazione importante con una bici da trekking rossa in alluminio e la storia della maturità con una contropedale rossa.
Ecco, ieri sera fu la volta in cui persi l’innocenza. Con una nera prostituta d’alto borgo.
SUVvia …
ehm… 🙄
L’ha ribloggato su ammennicolidipensiero.
Minchia se ti faccio fare un giro sul mio 954 pronto pista ti prende un infarto… 😀 😀 😀
max, niente moto in questo post. potrei dire cose che non penso 😀 😀 😀
Ahahahahahahahahahahah pensavo alla faccia di mio nipote quando ci è salito sopra e ha girato nel paddock di Vallelunga, ovviamente non poteva entrare in pista, ma solo quel giretto lo ha fatto tornare con lo sguardo trasognato… 😀
E io che ho posseduto una gloriosa Skoda e non l’ho mai battezzata, ehm.
aaaah, la gloriosa skoda…
(no, ma per dire, non è che io con le macchine abbia fatto chissà quali battesimi, ehm) 🙄
Ah la vecchia Uno…
che ricordi…con quel 127 blu….
gatto, non ci credo… sarà mica vero che mi citi tony tammaro?!?
La mia prima volta in un suv è stato in africa, quelle robe mastodontiche delle nazioni unite, babbabia.
uh, ma sorella, lì in africa ci sono andato pure io su quei cosi ma non li ho mai chiamati suv, ma pickup. suv intendo proprio suv, quelli che chiamo cocayenne, per dire.
(…ravvreddada? ;))
Mitico, grazie per aver scritto questo post… quasi su commissione 😉
ahahahah! nooooo, dai, quale commissione?!? 😉
Mi incuriosisce la dinamica della prima volta con la bici da corsa.
È andata così? 😉
ahahahahahahahah! per fontuna, no! diciamo… così: http://ammennicolidipensiero.wordpress.com/2014/03/13/venticinque-cent/ (vedi il video di casey) 😉