Ciò che è giusto conta.
Mi avevano detto che no
che la formica
e la cicala
e poi i soldi ed il potere,
accumulare beni:
sant’accumulo.
Me lo hanno detto
con l’esempio
e non con le parole,
da crederci,
da darsi subito daffare.
Invece no.
Invece qualcosa di più umano
da dentro dice cose universali
dice il giusto conta
fare il giusto
avere il giusto.
La povertà è un valore
non come mancanza
ma come equidistanza.
Perché ciò che è giusto conta
e fanculo agli escrementi
di cui s’adorna il mondo.
Giulio
Bella.
Sul tema, segnalo questo libro, di un amico:
http://www.libreriauniversitaria.it/sazi-morire-soggettivita-immagini-mondo/libro/9788897553229