Ho saputo che non mi scrivi più
perché non hai niente da dire.
Uguali ti sono i giorni
indifferenti
mono-cromi tutti
ugualmente sofferenti.
Pare (dicono)
non fai niente.
Eppure qualcosa
che di solito
si omette, nel dire cosa.
Fumi, sbuffi, sospiri, pensi e piangi, ti metti
e togli gli occhiali, provi a leggere,
aggiusti
la posizione di gambe braccia testa
sul cuscino sul materasso,
vai in bagno, bevi acqua con pastiglie
(medicine) in bocca, e deglutisci.
Scrivi brevi messaggi al cellulare che dicono
poco
del niente che fai e niente
del niente che capisco, capiamo di questi giorni
uguali.
Foto: Parigi 2013