Se un punto si sposta mantenendosi alla stessa distanza da un altro, non è più un punto, ma una circonferenza. Allora il tempo passa e non te ne accorgi e gli anni hanno corso sulla curva.
La circonferenza racchiude una porzione di tempo e spazio, il tempo impiegato a riempire lo spazio dei giorni.
Saper conoscere il centro dal quale ci si allontana senza distanza, questo è il problema.
Con la coda dell’occhio sembra un moto armonico, lento agli estremi: solo sfiorando il limite inizia il pensiero, la riflessione; lento nel mezzo del percorso, a dubitare di una direzione comunque nota.
Così ci spostiamo, senza allontanarci mai, sotto l’effetto di forze apparenti che non lasciamo agire.