“Certo, è un disagio per i pendolari… ora che hanno reintrodotto il controllo dei passaporti tra Danimarca e Svezia ci metto 40 minuti in più per andare al lavoro… In effetti la gente si è mobilitata soprattutto per questo. Pochi hanno manifestato anche per i migranti”
“Sì, beh, del resto la situazione cominciava a diventare ingestibile… ho delle amiche che lavorano con i migranti, mi hanno confermato che accoglierli tutti come li accogliamo qui – senz’altro meglio che in Italia – era impossibile. Non si riusciva a dare un alloggio a tutti”.
Quindi: se non c’è posto per tutti, bisogna diminuire il numero dei richiedenti asilo. Logico, no? Meglio non accogliere piuttosto che accogliere male. Meglio difendersi dal caos e continuare a vivere felici, con uno Stato sociale generoso e tutto che funziona alla perfezione (peccato solo per quei disagi negli spostamenti tra Malmo e Copenhagen…).
Il disordine mal si addice ai climi freddi; lo conosciamo bene noi, invece, che veniamo da Paesi meno sviluppati, meno civili, dove la gente non parla neanche inglese.
Eccola qui. La tanto lodata Scandinavia.
Foto: Almhult 2016
un po’ triste …
Il problema non è accoglierli bene o male, il problema è che lasciandoli venire c’è qualcuno che si riempie le tasche.
Buon pomeriggio.
Quarc