Infiniti, acerbi
scafandri senz’oceano
crepe nel crepuscolo
astronauti solitari
ancora da partire.
Eppure il cosmo chiama
incessante
sparpagliato tra le ore
con il suo sussurro zitto
con il bisbigliare
muto
rado e silenzioso.

G.
Wow, anche l’acquerello è opera tua? Stupendo!
Macché! E’ un dipinto preso ancora tempo fa dalla rete, che utilizzai per una poesia che ora non ricordo…ritornava buono anche qui!
Concordo, è stupendo!
G.