Non erano morte, sai, le piante sul tuo balcone. Papà ha iniziato a bagnarle ogni tanto, e loro hanno messo fuori foglioline verdi. Tutte.
Con la mamma stiamo sistemando i tuoi vestiti, quelli che possiamo tenere, quelli da dare via. Ho ritrovato tutti i miei regali per te, perfino la maglietta rossa che ti avevo portato da Malta, a 15 anni. Quelli li conservo, come hai fatto tu.
Ti ho pensata quest’estate in Provenza, nel profumo del rosmarino selvatico. Inaspettato come il tuo sorriso, a illuminare un cielo che ci eravamo abituati a vedere buio, e minaccioso.
Ti ho pensata stamattina nelle gocce di rugiada sulle foglie di ippocastano, tappeto giallo nel giardino della nostra infanzia.
Ti penso e ancora non trovo
un modo
per salutarti.
Mi ha commosso. Un abbraccio Ari
Grazie, Giulietto. Ci sei anche tu in un pezzo di ricordo 🙂